Jerry Rubin. Siamo tanti!

Se di un happening si può tenere un diario, questo libro è un diario. Il diario di una farsa tragica in un atto che copre l’arco di due anni. Do it!/Fallo, il precedente libro di Jerry Rubin, era la sceneggiatura della rivoluzione. Con Siamo tanti assistiamo alla rappresentazione di questa sceneggiatura. Il prologo dell’azione sono i fatti dell’agosto 1968 durante i quali Chicago, amministrata dal brutale e tirannico sindaco Daley, viene messa a soqquadro da cinque giorni di combattimenti al Lincoln Park e attorno all’Hilton, l’albergo dei delegati della Convenzione democratica. Ne seguì, nel settembre del ’69, un processo famoso che durò cinque mesi e mezzo. L’aula del tribunale divenne teatro: gli accusati, i Sette, ai quali va aggiunto Bobby Seale, ospite d’onore” di questo drammatico ed incredibile play, assistono o partecipano all’azione scenica; fra essi primeggia Jerry che chiama sul palcoscenico i vari personaggi: gli Weatherman, le White Panther, le Pantere Bianche, e il loro “capo”, John Sinclair, e poi Timothy Leary, evaso e ricercato dalla polizia, Allen Ginsberg che renderà una testimonianza che è anche un insegnamento. Contro di essi muovo il Sistema dell’ingiustizia, l’FBI, la CIA, il Grande Capitale, le Polizie Parallele, mentre allo scontro assistono i media, servi di due padroni. Nell’epilogo, la scena si sposta in Europa: dall’Olanda con i Kabouters, agli yippie londinesi, ai Provisionals di Belfast. E quando le luci si spengono, quando anche l’ultima azione svanisce, resta l’amarezza di un silenzio che da allora ancora nessuno ha rotto.”

Text: Rubin Jerry, Quadri Franco. cm 14×20; pp. 204; COL; paperback. Publisher: Arcana Editrice, Roma, 1973.

 90,00

ID: 14546

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Se di un happening si può tenere un diario, questo libro è un diario. Il diario di una farsa tragica in un atto che copre l’arco di due anni. Do it!/Fallo, il precedente libro di Jerry Rubin, era la sceneggiatura della rivoluzione. Con Siamo tanti assistiamo alla rappresentazione di questa sceneggiatura. Il prologo dell’azione sono i fatti dell’agosto 1968 durante i quali Chicago, amministrata dal brutale e tirannico sindaco Daley, viene messa a soqquadro da cinque giorni di combattimenti al Lincoln Park e attorno all’Hilton, l’albergo dei delegati della Convenzione democratica. Ne seguì, nel settembre del ’69, un processo famoso che durò cinque mesi e mezzo. L’aula del tribunale divenne teatro: gli accusati, i Sette, ai quali va aggiunto Bobby Seale, ospite d’onore” di questo drammatico ed incredibile play, assistono o partecipano all’azione scenica; fra essi primeggia Jerry che chiama sul palcoscenico i vari personaggi: gli Weatherman, le White Panther, le Pantere Bianche, e il loro “capo”, John Sinclair, e poi Timothy Leary, evaso e ricercato dalla polizia, Allen Ginsberg che renderà una testimonianza che è anche un insegnamento. Contro di essi muovo il Sistema dell’ingiustizia, l’FBI, la CIA, il Grande Capitale, le Polizie Parallele, mentre allo scontro assistono i media, servi di due padroni. Nell’epilogo, la scena si sposta in Europa: dall’Olanda con i Kabouters, agli yippie londinesi, ai Provisionals di Belfast. E quando le luci si spengono, quando anche l’ultima azione svanisce, resta l’amarezza di un silenzio che da allora ancora nessuno ha rotto.”

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