Continuous Days. Parco Lambro, Milano 29/5/1975 – 26/6/1976

Continuous days racconta i giorni dell’happening del proletariato giovanile nel Parco Lambro di Milano, il cosiddetto Festival di Re Nudo. Dino Fracchia, che aveva frequentato senza macchina fotografica le precedenti edizioni del 1971,’72 e ’74, torna a fotografare il paesaggio vivo di una adunata di 100.000 giovani. Si tratta di 13 rulli inediti scattati nel flusso della festa. La scelta di raccontare ordinariamente il lento slegarsi delle giornate e degli accadimenti porta sia alla noia ripetitiva che al blow up dei fatti, alcuni eclatanti. Questo reportage sociale documenta il circuito di “Re nudo” rivista underground espansa oltre il foglio, fatta da giovani che rivendicano politicamente il diritto a riunirsi a fare festa, vera riappropriazione della natura sociale contro la metropoli; feste non solo per propinare comizi di catechismo politico, ma un modo per accumulare forza, per impossessarsi del tempo. Le fotografie di Dino Fracchia lasciano intravedere all’orizzonte l’utopia di una società parallela del tempo liberato con i suoi simboli, i suoi svaghi e le sue libertà; le sue riprese fotografiche restituiscono “in tondo” la situazione e l’accampamento prima dell’acme, l’accellerazione della rivolta e della danza ossessa.

ESAURITO / SOLD OUT

Text: Fracchia Dino, Modica Concetta et al. cm 14,5×26,5; pp. 496; 314 BW ills.; paperback. Publisher: A&Mbookstore Edizioni, Milano, 2015.

ISBN: 9788887071603| 8887071608
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ID: 19025

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Continuous days racconta i giorni dell’happening del proletariato giovanile nel Parco Lambro di Milano, il cosiddetto Festival di Re Nudo. Dino Fracchia, che aveva frequentato senza macchina fotografica le precedenti edizioni del 1971,’72 e ’74, torna a fotografare il paesaggio vivo di una adunata di 100.000 giovani. Si tratta di 13 rulli inediti scattati nel flusso della festa. La scelta di raccontare ordinariamente il lento slegarsi delle giornate e degli accadimenti porta sia alla noia ripetitiva che al blow up dei fatti, alcuni eclatanti. Questo reportage sociale documenta il circuito di “Re nudo” rivista underground espansa oltre il foglio, fatta da giovani che rivendicano politicamente il diritto a riunirsi a fare festa, vera riappropriazione della natura sociale contro la metropoli; feste non solo per propinare comizi di catechismo politico, ma un modo per accumulare forza, per impossessarsi del tempo. Le fotografie di Dino Fracchia lasciano intravedere all’orizzonte l’utopia di una società parallela del tempo liberato con i suoi simboli, i suoi svaghi e le sue libertà; le sue riprese fotografiche restituiscono “in tondo” la situazione e l’accampamento prima dell’acme, l’accellerazione della rivolta e della danza ossessa.

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