Questa seconda edizione di Cominciamenti (la prima è del 1988) manifesta una attitudine, recente, a rileggere il percorso della video arte, sia attraverso studi che ricostruiscono storie /eventi significativi, che interventi di restauro conservativo di opere video, restituiti alla fruizione pubblica, come anche progetti di censimento e schedatura degli archivi di videoarte. Il paesaggio disegnato da Cominciamenti ci conduce su temi di cui siamo più consapevoli oggi rispetto a trenta anni fa, basilari per la costituzione di una storia della videoarte in Italia, ossia di un repertorio di opere preservate e riconosciute come bene di interesse culturale. Emerge quindi il tema che oggi siamo abituati a delineare come archivio, di cui caso emblematico è quello di art/tapes 22.Altro tema di riflessione che Cominciamenti stimola è la verifica del ruolo che artisti e critici hanno giocato nel percorso della videoarte, premettendo che non è stato affatto scontato definire artista, né tantomeno regista il realizzatore di opere video, dato che eravamo mossi dal bisogno di prendere le distanze sia dal cinema che dalle arti visive – con le quali pure il video era implicato -, preferendo la definizione di autore che riecheggiava la dimensione del film sperimentale in cui la produzione era organicamente in mano, dalla ideazione al montaggio, alla figura del filmmaker/su cui si ricalcava la definizione di videomaker.[ dall’introduzione alla seconda edizione ] Valentina Valentini insegna arti performative e arti elettroniche e digitali, Sapienza, Università di Roma. Ha dedicato vari studi storici e teorici al teatro del Novecento: Nuovo teatro Made in Italy (Bulzoni,2015), pubblicato in inglese da Routledge (New Theater in Italy: 1963-2013) e il relativo sito web; Drammaturgie sonore (Bulzoni, 2012), Mondi, corpi, materie.Teatri del secondo Novecento (B. Mondadori, 2007 in inglese pubblicato da Performance Research Books, 2014); alle interferenze fra teatro e nuovi media (Teatro in immagine, Bulzoni, 1987) e alle arti elettroniche (Medium senza Medium, Bulzoni 2015; Le pratiche e Le storie del video, Bulzoni, 2003). Pubblica su riviste nazionali e internazionali (Performance Research, PAJ, Biblioteca Teatrale, Close Up, Imago). E’ responsabile per Alfabeta2 del Teatro e del network www.sciami.com.
Il catalogo di mostra nasce dall’azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina dei Beni Culturali e con il Ministero della Cultura – Dirczione Generale Creatività Contemporanea, in occasione della mostra intitolata II video rende felici. Video arte in Italia a cura di Valentina Valentini, che si terrà a Roma in due distinte sedi, il Palazzo delle Esposizioni e la Galleria d’Arte Moderna nel periodo compreso tra l’11 aprile e il 4 settembre 2022. Il volume per l’ampiezza dei temi trattati e per il numero dei suoi contributi (44 tra autori e autrici, molti docenti universitari), oltre ad accompagnare le opere in mostra, è stato ideato come un compendia esaustivo sulla video arte in Italia dagli anni Sessanta all’attualità e potrebbe essere adottato in molteplici corsi di studio.
Catalogo della VII Rassegna Internazionale del Video d’Autore di Taormina (1992). A cura di Valentina Valentini, documenta lavori di: Marc Caro, Ciprì-Maresco, Jonathan Demme, General Idea, Giovanotti Mondani Meccanici, Mariangela Gualtieri, Cesare Ronconi, Dereck Jarman, Mary Perillo, John Sanborn, Bill Viola. Contiene numerosi testi storico-critici tra i quali spiccano: «L’uomo e la natura nel paesaggio elettronico» di Valentina Valentini, «Non opere ma vie: Land Art e Modernismo» di Giorgio Maragliano, «Lavorare con il tempo e l’esperienza» di Bill Viola.
Catalogo della VI Rassegna Internazionale del Video d’Autore di Taormina (1991). A cua di Valentina Valentini, documenta lavori di: Vito Acconci, Peter Callas, Maurizio Camerani, Guy Debord, Jean-Luc Godard, Gusztav Hamos, Anna Lajolo, Guido Lombardi, Antoni Muntadas. Contiene numerosi contributi di carattere storico critico tra i quali segnaliamo: «Lo schermo come lavagna e diario: Acconci, Muntadas, Godard» di Valentina Valentini, «Televisione, mobile e scultura: camera con vista sull’America» di Vito Acconci, «Doppio senso: spettatore osservato o speculazione voyeristica» di Antoni Muntadas.
Catalogo della V Rassegna Internazionale del Video d’Autore di Taormina (1990). A cura di Valentina Valentini, documenta lavori di: Gabor Body, Michael Klier, Shigeko Kubota, Marcel Odenbach, Studio Azzurro. Contiene numerosi testi tra i quali segnaliamo: «La mia vita» di Gabor Body, «Come un’istantanea, l’opera video-cinematografica di Michael Klier» di Brigitte Kramer, «Sul cinema degli artisti in Italia. Appunti per una ricognizione» di Alessandro Cigala, «Una testimonianza» di Mario Schifano, «Schede dei film di Mario Schifano».
Catalogo della IV Rassegna Internazionale del Video d’Autore, organizzata a Taormina nel 1989. A cura di Valentina Valentini, documenta lavori di Yoko Ono, Alexander Kluge, Marina Abramovic, Silvie & Chérif Defraoui. Numerosi i contributi storico-critici, tra i quali segnaliamo: “I film di Yoko Ono”, di John G. Hanhardt; “Archeologia del video. Dal cinema sperimentale all’arte video”, di Vittorio Fagone; “Lo sguardo e il fenomeno”, di Alessandra Cigala; “Il videotape, un mezzo di navigazione”, di Franck Gillette; “Il mondo dei desideri è multiforme”, di Meinhard Prill.
“Arte e le teorie di turno” è un omaggio reso a Bonito Oliva dai maggiori studiosi internazionali in occasione del suo 70° compleanno e in onore del suo magistero di professore di Storia dell’Arte Contemporanea presso la Facoltà di Architettura dell’Università “La Sapienza” di Roma. “Intanto la mia non è una carriera di critico, ma un’avventura culturale”. Critico militante, curatore di grandi mostre internazionali e rassegne di arte contemporanea, Achille Bonito Oliva è noto al grande pubblico anche per le sue innumerevoli presenze televisive, in contesti diversi, tra talk show e trasmissioni a carattere culturale che ne hanno consacrato il ruolo di protagonista indiscusso del nostro tempo. Questa ricca raccolta di saggi, che attraversa discipline e settori diversi del sapere, dalla critica d’arte, al teatro, alla filosofia, all’epistemologia, all’architettura e la scienza, si propone come un’occasione per leggere il presente attraverso il pensiero dei massimi esponenti della scena culturale contemporanea. Gli autori degli scritti sono: Paolo Bertetto, Rossella Bonito Oliva, Massimo Cacciari, Fernando Castro Flórez, Germano Celant, Laura Cherubini, Stefano Chiodi, Andrea Cortellessa, Arthur Danto, Renato De Fusco, Pietro Doriano, Salvatore Fazia, Rudi Fuchs, Massimiliano Fuksas, Giulio Giorello, Lóránd Hegyi, Jan Hoet, Fulvio Irace, Koichi Kawasaki, Jean-Jacques Lebel, Giovanni Lista, Lorenzo Mango, Giacomo Marramao, Alessandro Mendini, Viktor Misiano, Lu Peng, Francesco Poli, Norman Rosenthal, Umberto Silva, Angelo Trimarco, Vincenzo Trione, Valentina Valentini, Gianni Vattimo, Paul Virilio, Stefania Zuliani. Achille Bonito Oliva è uno dei protagonisti indiscussi della critica d’arte internazionale. Conosciuto per il suo lavoro di storico, di critico militante, di autore di testi seminali sul manierismo (l’ormai classico della letteratura d’arte “L’ideologia del traditore”) e sull’arte contemporanea (“Il territorio magico” e la “Teoria della transavanguardia”), di curatore di grandi mostre internazionali (da “Contemporanea” a “Minimalia”), tra musei, gallerie e rassegne di arte contemporanea (quali la Biennale di Venezia 1993). Il suo ultimo progetto editoriale è un’ambiziosa Enciclopedia delle arti contemporanee.
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